I GATTI BIANCHI E IL RISCHIO ALL'ESPOSIZIONE AL SOLE
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I gatti bianchi e tutti i felini dai manti di altri colori che però presentano zone bianche o chiare in alcuni parti del corpo (per esempio le estremità delle orecchio, il dorso del naso o le palpebre), hanno la pelle sottostante molto delicata e poco pelo a proteggerli.
Cosa fare per proteggerli?
La soluzione migliore sarebbe quella di tenere in casa il nostro gatto nelle ore più calde della giornata durante il periodo estivo, per evitare di esporlo ai dannosi raggi solari UVA e UVB.
Se non abbiamo questa possibilità, possiamo tuttavia applicare sulle zone a rischio creme di protezione solare facendo molta attenzione che il gatto non se la tolga, leccandosi o grattandosi.
Così eviteremo che il nostro gatto sviluppi infiammazioni costanti e lesioni cutanee crostose che a lungo andare potrebbero portare all’insorgenza di patologie gravi quali il carcinoma squamoso attinico che comincia sempre come dermatite attinica.
Il carcinoma squamoso nel gatto (acronimo CS), è un tumore cutaneo molto comune del gatto (15-20%). Solitamente si sviluppa dalle orecchie e la testa, ma talvolta compare anche sugli arti, sul dorso, sull’addome, sulla coda o anche nella regione perineale.
I gatti bianchi hanno la probabilità di sviluppare il tumore cutaneo da 5 a 13 volte maggiore rispetto ai gatti scuri. Raramente infatti troviamo questo tumore nei gatti neri e nei siamesi.
Il carcinoma squamoso (solitamente) è una patologia che compare dopo i 10 anni di età. Inizia come lesioni crostose, indolori, a decorso lento che si evidenziano già anni prima dell’insorgenza del tumore.
La pelle diventa rosa intenso, perde il pelo e via via che la situazione peggiora compaiono croste sempre più spesse che intaccano e corrodono progressivamente l’orecchio (o le palpebre o il dorso del naso).
Il gatto grattandosi, si può creare delle lesioni sanguinanti che possono portare ad ulteriori infezioni batteriche. Una volta che si è instaurata la dermatite, non c’è modo di farla regredire, ma si può evitare di farla aumentare evitando che il gatto si possa esporre continuamente al sole.
Se riusciamo con l’attenzione ad accorgerci della presenza di lesioni pre-neoplastiche potremo intervenire tempestivamente, tenendo il gatto in casa evitando di esporlo ai raggi solari e portandolo dal nostro veterinario che saprà fornirci tutte le indicazioni e soluzioni per tutelarne la sua salute e la sua vita.
Se sfortunatamente il nostro gatto ha già sviluppato il carcinoma squamocellulare il veterinario opterà per l’amputazione delle orecchie (il medesimo intervento viene fatto anche a livello delle palpebre e in alcuni casi anche sul naso) per evitare che il tumore raggiunga la testa.
In questo modo il nostro gatto ha buone possibilità di sopravvivenza ma IMPORTANTISSIMO dovrà essere tenuto in casa per evitare di esporlo ai dannosi raggi solari.