La Storia di Mafalda
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Una storia che ha dell’incredibile quella di Mafaldina che risale al lontano Giugno 2004. Ci trovavamo in vacanza in Sicilia. Un territorio spesso abbandonato e non curante degli animali che vi risiedono.
Gli animali in condizioni più disumane li ho visti in questa terra ricca di contraddizioni. Poi giugno, mese di nascite… I gattini bisognosi spuntano da ogni angolo. Ne abbiamo soccorsi parecchi. Ma adesso racconteremo la storia di Mafalda
Mafalda è stata soccorsa e recuperata in una stradina rovente in un piccolo paese tra Catania e l’Etna. Penso di non aver mai visto una gattina in condizioni così disperate così piccina, solo 30 giorni di vita. Era color asfalto, quasi un tutt'uno con la strada. Sporca e impolverata dalla polvere dell'Etna.
Stavo facendo una passeggiata a piedi per Valverde. Passai vicino a un portone e la vidi all'angolino. Una micro gattina arrotolata su se stessa, immobile, quasi invisibile. Mi avvicinai, lei alzò la testolina e con gli occhi incollati dalle croste, mi chiese aiuto miagolando. Non potevo prenderla in braccio, era evidente che avesse dei fortissimi dolori e forse qualcosa di rotto.
Tornai a casa correndo, presi una scatola di cartone con dentro un asciugamano e tornai a recuperarla. La raccolsi delicatamente e la adagiai all'interno e la portai a casa, dove già da qualche giorno risiedeva Dumbo, un altro mini-gattino cieco trovato e recuperato in una stradina deserta di notte qualche sera prima.
Il giorno dopo la portammo dal veterinario. Poverina dal dolore stringeva in bocca un lembo dell'asciugamano in una morsa così forte che non riuscimmo a farle abbandonare il lembo di stoffa. Aveva il femore rotto, un'infezione molto grave all'addome, era divorata dai vermi intestinali. Abbiamo iniziato la cura sperando che riuscisse a superare i primi giorni. I gatti siciliani sono forti, tenaci e con una sopportazione del dolore incredibile e così piccola Mafalda si salvò. Regalandoci una grande gioia.
Qualche giorno dopo saremmo dovuti ripartire per Roma. Le vacanze erano finite. Mafalda non poteva viaggiare, era ancora troppo malata e debole. Trovai un gattile a pagamento che la ospitò e la curò. Li rimase per 3 mesi.
Trattata benissimo ma forse spaventata da altri gatti ha sviluppato un carattere diffidente e pauroso. Ricordo che quando venne adottata dai genitori di mio marito, visse per un anno dietro la lavatrice e nei cassetti del bucato terrorizzata da tutti e dalla gatta già presente in casa. Ci vollero anni per recuperare la fiducia. Ora ha quasi 20 anni e da pochi si fa accarezzare.
Dopo 7 anni, di vita a casa dei suoceri, è venuta a vivere da noi e ora vive felice e contenta nella villetta a Bracciano, anche se lei preferisce non muoversi dalla mansarda. Con gli altri gatti è sempre schiva, ma la piccola ventenne, che ha superato mille avversità e anche un tumore all’utero, è la gatta più longeva che abbiamo mai avuto. Grande Mafalda, i gatti siculi sono veramente forti!