IL TIMIDO GATTO DELLE SABBIE

Oggi scopriamo un piccolo felino che vive nei torridi e aridi deserti africani e asiatici: Il timido gatto delle sabbie (Felis margarita Loche, 1858).

Preferisce i terreni piatti o leggermente collinari con un minimo di vegetazione dove è meno complicato trovare cibo rispetto alle dune. Riesce a vivere a temperature comprese tra i -5 e i 52 °C, cercando riparo nella tana quando le condizioni si fanno estreme. Per vivere ha bisogno di pochissima acqua ed è in grado di resistere per mesi con i soli liquidi ricavati dal cibo che mangia.

Victor Loche fu il primo europeo a descrivere nei dettagli la specie nel 1858. Fu battezzato: Felis margarita in onore di Jean-Auguste Margueritte, il militare francese a capo della spedizione nel corso della quale venne scoperto l'animale.

Il bellissimo gatto delle sabbie è di corporatura tarchiata, di taglia piccola, con zampe corte con lunghi peli tra le dita, ha grandi orecchie appuntite, occhi grandi e una lunga coda. Il corpo è lungo tra i cm 45 e i 57  e la coda varia da cm 28 ai 35. Il peso varia tra kg 1,5 a 3,5 kg. Presenta una testa larga e le orecchie sono molto distanziate tra loro e possiede bolle timpaniche sviluppate, che gli forniscono un udito eccezionale per captare le vibrazioni sulla sabbia. La mucosa che ricopre le palpebre è nera.

 

In inverno, il mantello diviene spesso, folto e lungo, con peli che possono arrivare fino a una lunghezza di cm 5,1. Il naso è nero, gli occhi sono giallo-verdastri. I peli tra le dita formano una sorta di cuscino isolante che rivestono i cuscinetti dei piedi e gli permettono di camminare tranquillamente sulla sabbia rovente. Non è facile trovare e seguire le sue impronte perché gli artigli delle zampe posteriori sono piccoli e smussati e il folto pelo che ricopre i piedi rendono le sue tracce quasi invisibili.

Come tutti i felini è un animale solitario che accetta compagnia solo nel periodo degli accoppiamenti. Vive generalmente in tane abbandonate da istrici o volpi, ma possono adattare anche quelle dei roditori. La tana è lunga fino a 3 metri, è diritta e presenta un'unica entrata. Il gatto delle sabbie caccia lucertole, insetti, uccelli e un gran numero di roditori. Esce dalla tana dopo il crepuscolo.

Durante la caccia, il gatto delle sabbie cerca di rendersi invisibile appiattendosi al suolo e cerca ogni arbusto, roccia per nascondersi per poi balzare sulla preda che avrà intercettato con le sue orecchie e dal suo odore. Si spostano per 5–10 km ogni sera in cerca di prede. Solitamente non sono soliti proteggere il proprio territorio e possono anche scambiarsi la tana.

 

I nemici dei gatti delle sabbie sono in primis l’uomo,  poi troviamo rapaci, serpenti e lupi. Sono creature dolci, che purtroppo non temono l’uomo.

I gatti delle sabbie mostrano la loro presenza ai suoi simili tramite graffi su oggetti che trovano nel loro territorio di azione, marcature odorose e spruzzi di urina. Hanno un verso simile ai gatti domestici e in più possono emettere un forte latrato quando sono in amore. L’estro dura cinque o sei giorni ed è accompagnato dall’aumento delle marcature odorose e da continui richiami. Dopo circa due mesi dall’accoppiamento, nasce la cucciolata composta da tre cuccioli. Solitamente il periodo delle nascite  cade tra aprile e maggio. Possono avere fino a due nidiate all’anno. Alla nascita i gattini pesano tra i 39 e 80 grammi e sono ricoperti da un mantello maculato di colore giallo chiaro o rossastro.

 

I cuccioli diventano adulti velocemente ed entro 5 mesi crescono e raggiungono quasi la grandezza dei gatti adulti. Dopo un anno diventano completamente indipendenti e raggiungono la maturità sessuale non molto tempo dopo. Abbiamo solo poche notizie riguardo all'aspettativa di vita in natura, ma in cattività alcuni esemplari hanno raggiunto 13 anni di età.